Bancarotta fraudolenta documentale, se le scritture sono irregolari
Lo ha ribadito la Cassazione, se l’irregolarità è tale da impedire al curatore fallimentare di ricostruire i rapporti societari
La tenuta della contabilità non è sufficiente, di per sé, ad escludere il reato di bancarotta fraudolenta documentale, se le scritture contabili presentano irregolarità tali da impedire al curatore fallimentare la puntuale ricostruzione dei rapporti societari. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 39594 del 3 novembre 2011.
La Corte d’Appello di Catania confermava la condanna per bancarotta fraudolenta documentale a carico dell’amministratore di una srl dichiarata fallita. L’art. 216, comma 1, n. 2) della L. fall. stabilisce che è punito con la reclusione da tre a dieci anni, se è dichiarato fallito, l’imprenditore che, tra l’altro, ha sottratto, distrutto o falsificato, in tutto o in parte, con lo scopo di procurare a sé o ad altri un ingiusto ...
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