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FISCO

Illegittimo il condono «a catena» delle liti pendenti sui tributi locali

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, in antitesi rispetto ad altre posizioni espresse da parte della giurisprudenza contabile

/ Antonio PICCOLO

Mercoledì, 19 settembre 2012

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I Comuni non possono, per i tributi propri, deliberare più volte la definizione agevolata di cui all’art. 13 della L. n. 289/2002 (Finanziaria 2003). Lo ha ricordato la sezione tributaria della Corte di Cassazione che, con una serie di pronunce fra cui le sentenze n. 12688 e n. 12679 del 20 luglio 2012, ha bocciato l’ennesimo condono fiscale deliberato dal Comune di Roma.

Secondo gli Ermellini, la delibera consiliare n. 31 del 2009 è illegittima poiché adottata in violazione al citato art. 13 che delimitava temporalmente – con riferimento agli obblighi non adempiuti dal contribuente prima del 1° gennaio 2003 (entrata in vigore della L. n. 289/2002) e alla necessità che a tale data fossero già pendenti i procedimenti contenziosi in sede giurisdizionale – il potere dei Comuni di stabilire ...

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