Nel «nuovo» redditometro, centrale il ruolo del contraddittorio
Resta da definire l’esatta portata della prova contraria che il contribuente dovrà fornire
Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto del 24 dicembre 2012, attuativo del “nuovo” redditometro, si aprono molti scenari relativi, in gran parte, alla tutela che dovrà essere accordata al contribuente, sia nel contraddittorio con l’Agenzia delle Entrate, sia nella fase contenziosa.
Riepilogando, tre sono gli indici che il Fisco utilizzerà per la determinazione sintetica del reddito: le spese che risultano dall’Anagrafe tributaria, le spese medie derivanti dalle indagini ISTAT e gli incrementi patrimoniali.
Per prima cosa, a nostro avviso, il nuovo strumento, nel complesso, appare più evoluto rispetto a quello fondato sui decreti del 1992: stante il riferimento alle spese medie ISTAT, non dovrebbe più succedere che il possesso di una vecchia ...