I finanziamenti dei soci in contanti sono una «spia» dell’evasione
Per la Cassazione possono legittimare, assieme ad altre irregolarità, l’accertamento analitico-induttivo
I finanziamenti dei soci in contanti e senza preventiva delibera, unitamente ad altre irregolarità contabili ed anomalie, possono costituire un quadro probatorio sufficiente a legittimare l’accertamento analitico-induttivo di maggiori ricavi non dichiarati pari all’ammontare dei finanziamenti stessi. È quanto si evince dall’ordinanza della Corte di Cassazione 16797/2013.
Una srl era stata sottoposta a controllo, in esito al quale era emerso che la società aveva ricevuto cospicui finanziamenti da parte dei soci, tutti in contanti e senza preventiva delibera sociale; inoltre, erano stati rilevati valori non veritieri delle rimanenze contabilizzate ed, infine, i ricavi dichiarati non risultano congruenti rispetto a quelli elaborati sulla base degli studi di settore. Alla luce ...