Svalutazioni delle rimanenze di immobili sempre indeducibili
Secondo la risoluzione n. 78, per i beni valutati a costi specifici non assumono mai rilievo fiscale i minori valori iscritti in bilancio
Con la risoluzione n. 78 di ieri, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che la svalutazione delle rimanenze dei beni valutati a costo specifico è fiscalmente irrilevante. Conseguentemente, le imprese che vi procedono sono obbligate ad effettuare in sede di dichiarazione una variazione in aumento, che va a neutralizzare sotto il profilo fiscale la componente negativa iscritta a Conto economico.
Perno del ragionamento svolto dalla risoluzione è quello per cui il meccanismo adottato dall’art. 92 del TUIR per la valorizzazione ai fini fiscali delle rimanenze riguarda i soli beni fungibili, valutati secondo le classiche tecniche del LIFO a scatti o continuo, del FIFO o del costo medio ponderato. Diversamente, per i beni valutati secondo il criterio del costo specifico, il valore ai fini ...