Redditometro, il Garante della privacy «boccia» le spese medie Istat
Maggiore chiarezza sugli effetti del «rifiuto di esibizione» dei dati dei conti correnti
Il Garante della privacy, con un parere di ieri, ha evidenziato le criticità che sono emerse nell’analisi della determinazione sintetica del reddito avvenuta con il decreto del 24 dicembre 2012.
I punti fondamentali che sono scaturiti dall’istruttoria sono i seguenti:
- le spese medie ISTAT, criticate da più parti, non devono concorrere alla determinazione sintetica del reddito, in quanto dati non ancorati a elementi certi;
- il c.d. “fitto figurativo” non potrà essere utilizzato come strumento per selezionare i contribuenti “a rischio” di evasione, ma dovrà entrare in gioco solo nel successivo contraddittorio;
- nell’invito a comparire, gli uffici dovranno specificare in maniera puntuale gli effetti del rifiuto di esibizione dei dati, specie se si tratta ...