Sulla confisca dei beni di società per reati tributari la parola va alle Sezioni Unite
La Suprema Corte ritiene necessario l’intervento nonostante il consolidarsi della soluzione che vieta il ricorso alla misura
Saranno le Sezioni Unite a stabilire se sia possibile o meno aggredire direttamente i beni di una persona giuridica per le violazioni penali tributarie commesse dal legale rappresentante della stessa. La Suprema Corte, infatti, con l’ordinanza n. 46726, depositata ieri, ha rilevato come il contrasto in materia, per quanto caratterizzato da un orientamento decisamente più consolidato, non possa considerarsi superato e potrebbe comunque riproporsi. Ragion per cui si è reputata necessaria la rimessione, ex art. 618 c.p.p., alla più autorevole composizione della Corte di Cassazione.
Secondo un primo orientamento (cfr. Cass. n. 28731/2011), in caso di reato tributario perpetrato dal rappresentante legale, la confisca e, in via preventiva, il sequestro per equivalente potrebbe intervenire anche ...