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Focus della Cassazione sulle condotte di bancarotta fraudolenta

La Suprema Corte, nelle sentenze n. 9081, 9090 e 9104 depositate ieri, prende in esame molteplici aspetti della più grave fattispecie fallimentare

/ Maurizio MEOLI

Mercoledì, 26 febbraio 2014

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La Corte di Cassazione, in tre sentenze depositate ieri – la n. 9081, n. 9090 e la n. 9104 –, si sofferma su taluni rilevanti profili attinenti a differenti condotte di bancarotta fraudolenta (art. 216 del RD 267/42) che appare opportuno sintetizzare.

La prima sentenza (9081/2014) afferma che, in tema di bancarotta fraudolenta, costituiscono fenomeni di “dissipazione” o “distrazione” del patrimonio societario i finanziamenti a società collegate se non avvengono in cambio di adeguata contropartita o se non assistiti da valide garanzie. Ed infatti, dal momento che il gruppo è privo di personalità giuridica, che rimane in capo alle singole società componenti, la nozione di interesse sociale deve essere valutata tenendo conto dell’autonomia soggettiva di esse e dell’impossibilità ...

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