Innalzamento del limite dei crediti compensabili e «favor rei»
La Cassazione nega l’abolitio criminis, ma «inciampa» sull’art. 3 del DLgs. 472/97
Prima delle modifiche apportate dal DL 35/2013, il limite massimo dei crediti di imposta e dei contributi compensabili ai sensi dell’art. 17 del DLgs. 241/97, ovvero rimborsabili ai soggetti intestatari di conto fiscale, era fissato in 516.456,90 euro per ciascun anno solare.
A decorrere dall’anno 2014, detto limite è stato innalzato a 700.000 euro annui.
In base all’opinione maggiormente accolta sia in dottrina che in giurisprudenza, la compensazione oltre il limite quantitativo previsto dalla legge dà luogo ad un omesso versamento, sanzionabile nella misura del 30% ai sensi dell’art. 13 del DLgs. 471/97.
La Corte di Cassazione ha affermato che, in caso di aumento del limite di compensazione, nessun favor rei ex art. 3 del DLgs. 472/97 può essere invocato da chi non ha ...
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