Sentenze d’appello delle pronunce del giudice di pace esenti da registro e bollo
L’Amministrazione finanziaria ha preso atto dell’orientamento della giurisprudenza di legittimità
Anche le sentenze emesse dal Tribunale ordinario in sede di appello avverso le pronunce del giudice di pace sono soggette al solo contributo unificato e sono esenti da imposta di registro e di bollo. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate nella ris. di ieri, 10 novembre 2014, n. 97, aderendo all’orientamento della giurisprudenza della Corte di Cassazione (Cass. 16310/2014), ribaltando quanto affermato nella precedente ris. 18 aprile 2011 n. 48.
La questione verte sull’interpretazione dell’art. 46 della L. 21 novembre 1991 n. 374. Tale norma prevede che “le cause e le attività conciliative in sede non contenziosa il cui valore non eccede la somma di euro 1.033,00 e gli atti e i provvedimenti ad esse relativi sono soggetti soltanto al pagamento del contributo unificato ...