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FISCO

Sugli immobili vince la voluntary disclosure

Per Paesi come Svizzera o Monaco, le sanzioni contestate possono essere inferiori, anche se resta una procedura più complessa del ravvedimento

/ Alfio CISSELLO e Salvatore SANNA

Mercoledì, 4 marzo 2015

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La procedura di voluntary disclosure rappresenta forse l’ultima chance a disposizione dei contribuenti che devono ancora far emergere per il Fisco italiano gli investimenti illecitamente detenuti all’estero.
Una delle violazioni che possono essere oggetto di regolarizzazione è la mancata dichiarazione degli immobili situati all’estero e dei redditi da essi prodotti.

A partire dal modello UNICO 2010, infatti, devono essere indicati all’interno del modulo RW tutti gli immobili detenuti all’estero, anche se non produttivi di reddito. Pertanto, se tale indicazione è stata omessa, il contribuente, per regolarizzare la propria posizione, deve scegliere tra aderire alla voluntary disclosure oppure applicare il nuovo istituto del ravvedimento come riformato dalla legge di

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