La Cassazione apre al riconoscimento dei costi nelle indagini finanziarie
In limitate ipotesi l’Ufficio deve riconoscere i «costi occulti» contestualmente all’accertamento di maggiori componenti positivi
Una delle problematiche ricorrenti in materia di accertamento fondato sulle indagini finanziarie consiste nell’eventuale riconoscimento della deducibilità dei cosiddetti “costi occulti”, ovvero di quei costi non risultanti dalla contabilità, ma che potrebbero assumere rilievo in contrapposizione ai maggiori ricavi/compensi accertati sulla base delle movimentazioni finanziarie non giustificate.
Di ciò si è occupata recentemente la Cassazione, con la sentenza n. 3777/2015, con cui i giudici di legittimità, dopo aver confermato la consolidata posizione giurisprudenziale che considera le indagini finanziarie assistite da una presunzione legale relativa, si sono spinti a stabilire che “come affermato più volte da questa Corte, in caso di accertamento induttivo fondato sulle ...