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FISCO

Dalla branch exemption un rimedio ai rischi di esterovestizione

Opzione irrevocabile che coinvolge la totalità delle S.O. estere e che esclude la tassazione delle stesse in Italia

/ Ennio VIAL e Vita POZZI

Martedì, 3 novembre 2015

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L’art. 14 del DLgs. 147/2015 (decreto internazionalizzazione) ha introdotto nel TUIR il nuovo art. 168-ter, che prevede la c.d. “branch exemption” per le stabili organizzazioni estere di imprese italiane.

L’introduzione di un regime opzionale per l’esenzione degli utili e delle perdite delle stabili organizzazioni estere si inserisce tra gli importanti interventi di riordino della materia fiscale contenuti nel decreto legislativo sulla crescita e l’internazionalizzazione delle imprese.
Questo nuovo istituto è volto a migliorare la competitività delle imprese italiane nei mercati stranieri, non solo per il fatto che consente di sterilizzare il livello più basso di tassazione previsto dal Paese estero, ma anche perché combatte il fenomeno dell’esterovestizione.

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