Confini più definiti per il credito d’imposta per ricerca e sviluppo
Per l’Agenzia delle Entrate l’innovazione, soprattutto nella formazione, risiede in quei progetti nettamente differenti da quelli già sul mercato
La risoluzione n. 80 dell’Agenzia delle Entrate pubblicata ieri potrebbe ridefinire, in modo stringente, i confini dell’ambito di applicazione del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo di cui all’articolo 3 del decreto legge 23 dicembre 2013 n. 145.
Il quesito posto in sede in interpello verteva sulla possibilità di ammettere al credito di imposta i costi sostenuti per l’attività di ricerca e sviluppo intrapresa nell’ambito di corsi di formazione basati su una didattica attiva e concentrati su problematiche e su metodologie per risolverle.
L’istante aveva sostenuto che i suddetti corsi di formazione erano caratterizzati da un forte carattere innovativo, soprattutto con riferimento alle modalità con cui questi venivano svolti e alla capacità
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