«Forte disappunto» dei commercialisti sul decreto antiriciclaggio
Sanzioni per violazioni formali e obblighi allargati agli organi di controllo. Miani: «Disattese le istanze dei professionisti»
“Forte disappunto” e tanta “delusione”. Sul decreto di recepimento della quarta direttiva antiriciclaggio, approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri lo scorso 24 maggio, dai commercialisti italiani arriva una presa di posizione netta. Pur nella consapevolezza che alcune richieste dei professionisti siano state accolte, infatti, sono tanti i punti che destano perplessità.
A partire dalle sanzioni previste per le violazioni meramente formali degli obblighi di adeguata verifica e di conservazione, alla cui eliminazione, peraltro, anche le Commissioni parlamentari avevano subordinato il loro parere favorevole. Nemmeno questo, in aggiunta alle persistenti istanze delle categorie professionali interessate, è però bastato. “Il Governo – spiega Massimo Miani,
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