Otto grammi di caffè per l’accertamento ai bar
Spetta al contribuente, invece, provare di aver utilizzato un quantitativo diverso di miscela di caffè
È legittimo l’accertamento analitico-induttivo con il quale l’Ufficio abbia ricostruito indirettamente i ricavi di un bar caffetteria, avvalendosi dell’unica presunzione consistente nell’impiego di 8 grammi di miscela di caffè acquistato dall’imprenditore per la preparazione di ogni singola tazzina servita ai clienti. È questa l’importante conferma giunta dalla Cassazione, con l’ordinanza n. 10207/2018, che ribalta un recente arresto sempre di legittimità.
Il presupposto normativo sul quale l’Agenzia delle Entrate opera per procedere all’accertamento analitico-induttivo risiede nell’art. 39, comma 1, lett. d), ultimo periodo del DPR 600/73, che consente, tra l’altro, agli Uffici di determinare le attività non dichiarate dal ...
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